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Quali sono le differenze tra obbligazioni e azioni     

Per investire in Borsa serve denaro, questo è vero. Ma c’è un valore ancora più importante: la conoscenza. La maggior parte delle perdite finanziarie  per investimenti non è dovuta tanto alle impreviste oscillazioni del mercato: quelle fanno parte del gioco. Diversamente, è la carente conoscenza degli strumenti finanziari, e del loro funzionamento, che espone a rischia gravissimi i nuovi investitori.

Per sopperire a ciò, ci si può affidare al broker, un professionista del settore della finanza che compra e vende a nome di altri. Questo sicuramente è una buona opzione, ma il problema resta: i soldi sono vostri, e la responsabilità anche. Un broker può operare in base alla vostra strategia… ma è quindi necessario che voi ne abbiate una!

Ecco perché è fondamentale avere una propria cultura finanziaria. E il primo passo è quello di conoscere il linguaggio del settore. Cominciamo vedendo quali sono le differenze tra obbligazioni e azioni.

Forme di finanziamento aziendale

Azioni e obbligazioni sono asset, ovvero strumenti finanziari, attraverso cui le aziende cercano forme di finanziamento. Un altro metodo è ricorrere a un prestito bancario; ma questo può funzionare per cifre relativamente limitate, e solitamente per progetti ben definiti.

Con forme di finanziamento diverso, invece, l’azienda si assicura un capitale potenzialmente molto ampio, e di cui può disporre in modo più libero. In cambio, invece che pagare gli interessi all’istituto finanziario, lo paga all’investitore; oppure offre – o meglio condivide – una parte dei propri guadagni con gli investitori stessi, che sono a tutti gli effetti dei sostenitori dell’attività.

Per questo vale sempre la pena, al momento di creare il proprio portafoglio di titoli di investimento, valutare anche il tipo di società che si sta sostenendo; non è solo una operazione finanziaria, ma ha anche un coinvolgimento che può essere personale ed etico.

Azioni: quote della azienda

Le azioni, quindi, sono vere e proprie quote, per quanto piccole, di proprietà di una azienda. Ogni azione ha lo stesso valore; è la somma delle azioni possedute, che fa la vera differenza. Chi le possiede, comunque, diventa un socio della società, in parte proporzionale all’impatto che la sua quantità di quote ha sul totale. (Leggi l’approfondimento)

Una azione non ha un valore fisso, ma varia in base all’andamento; di conseguenza, chi le possiede guadagna, o perde, in base al successo dell’azienda stessa Per questo, come dicevamo, è importante anche capire cosa fa una tale società e come si muove. Aiuta a comprendere cosa potrebbe accadere in futuro.

Di solito, quando si parla semplicemente di azioni, si intendono quelle quotate, ovvero presenti in Borsa. Ma esistono anche non quotate, in cui lo scambio è interno fra società e azionisti; sono però strumenti utilizzati solitamente da chi si occupa di finanza in modo professionale.

Obbligazioni: titoli di credito

Quando si decide di acquistare una obbligazione, si effettua una sorta di prestito a una azienda. Alla scadenza prevista, l’azienda ridarà la quota più l’interesse concordato, che può essere fisso a variabile. Non si è quindi soci, ma dei creditori.

Le obbligazioni possono avere diversa durata, sul breve, medo o lungo termine; la data comunque è sempre indicata all’inizio. Alla scadenza, il capitale investito viene riconsegnato in una sola soluzione, mentre le cedole (per intenderci, gli interessi) vengono pagati a periodi predeterminati.

Il guadagno però non deriva solo dagli interessi pagati. Se le obbligazioni sono aumentate di valore nel tempo, quando scadono si riceverà una cifra maggiore di quella investita.

Su quali puntare

Compresa quindi la natura di questi due asset, ci si chiede su quale sia meglio investire. Ovviamente una risposta non c’è: dipende da cosa volete fare (ed ecco perché è importante avere una propria strategia).

Vale quindi la pena di riassumere le principali differenze fra i due strumenti. Con le azioni, si diventa socio e si guadagna solo quando l’azienda va bene; se è in perdita, il valore delle sue azioni scende, e quindi anche il capitale investito. D’altro canto, possono anche essere aumenti rapidi e di grande entità; e quindi l’investitore potrebbe guadagnare una buona cifra, vendendo le sue azioni maggiorate, anche in tempi relativamente brevi. (Bisogna fare una annotazione importane: in generale, gli investimento migliori e più sicuri sono sempre quelli a lungo termine).

Con le obbligazioni invece si guadagna sempre – a meno di un fallimento della società, che allora non potrà corrispondere quanto previsto -, perché gli interessi vi verranno dati anche se l’azienda non naviga in buone acque; inoltre, il capitale iniziale è al sicuro. Da ricordare però che il guadagno è decisamente inferiore a quelle delle azioni; a un minor livello di rischio corrisponde anche un minor guadagno.

Le obbligazioni possono essere una buona opzione di investimento per chi compie  primi passi, visto che risentono meno delle oscillazioni del mercato. Però solitamente, perché valga la pena sceglierle, richiedono tempi lunghi e un capitale di una certa entità.

La azioni richiedono più studio e più attenzione, soprattutto all’inizio; ma ci si può avvini care anche con piccoli capitali, e vedere qualche cambiamento anche sul breve termine.

Prepagate con Iban: cosa sono e quali vantaggi presentano?

Negli ultimi anni nel settore finanziario c’è stato un grande aumento e diffusione dell’utilizzo delle carte prepagate, specialmente tra i più giovani.

Proprio per questo, le carte prepagate si sono evolute nel tempo, migliorando sempre più la propria struttura e le funzioni, per esempio l’IBAN, elemento fondamentale e tipico dei conti bancari.

L’IBAN (International Bank Account Number) è un codice identificativo a 27 numeri con è possibile inviare e ricevere bonifici, anche di quantità molto elevate. Inoltre, tutte le aziende ed enti pubblici accreditano lo stipendio sotto forma di bonifico bancario, pertanto questo elemento finanziario diventa pressoché indispensabile.

Per ricevere un accredito tramite questa modalità di pagamento, ad esempio, basta fornire le proprie coordinate bancarie, quindi nome della banca, Iban, codice CIN e causale di pagamento, ed in pochi giorni lavorativi verrà ricevuto, in completa sicurezza.

Ma come funzionano quindi le carte prepagate con Iban?

Cosa sono le carte prepagate con Iban

Questi strumenti finanziari vengono erogati da banche oppure aziende cosiddette “fintech”. Per fare un esempio, la carta con Iban Hype è emessa dall’istituto di credito Banca Sella, mentre YAP (di cui puoi trovare maggiori informazioni in questa recensione dettagliata) è emessa da Nexi, azienda specializzata in soluzioni per pagamenti digitali.

Molte carte prepagate, almeno nella versione base, sono erogate in forma gratuita e a volte sono anche disponibili per minorenni, a partire dai dodici anni.

Vengono comunemente chiamate con il termine di carte conto, in quanto hanno i benefici di una tipica prepagata ed allo stesso tempo quelli di un vero e proprio conto bancario con Iban.

Il circuito di queste prepagate è solitamente Visa o Mastercard, accettate quindi in quasi la totalità dei negozi e protette da ottimi sistemi di sicurezza, per evitare frodi e tentativi da parte di hacker. Inoltre, è possibile utilizzarle sia in Italia sia all’estero.

La ricarica di una carta prepagata può avvenire in svariati modi: passaggio di soldi da un’altra carta, ricarica in contanti presso tabacchini, banca di appartenenza e supermercati, con carta di debito e, appunto, tramite bonifico bancario.

L’Iban presente offre quindi un’altra comoda opzione di ricarica, rapida e solitamente senza commissioni. E’ possibile poi usare le carte con Iban per fare acquisti su piattaforme e-commerce e siti di retail online, inviarli ad amici e familiari, pagare ai POS e, ovviamente, prelevarli in contanti agli ATM.

E’ importante sottolineare che ogni carta prepagata ha dei propri limiti di ricarica e prelievo, sia giornalieri, sia mensili ed anche annuali. Pertanto, è importante controllare sempre i limiti fissati dalla banca prima di sottoscrivere una carta prepagata con Iban.

Proprio per venire incontro al sempre maggiore e variegato bacino d’utenza che decide di affidarsi a questi strumenti finanziari, solitamente ogni banca emette varie versioni della propria prepagata.

Solitamente troviamo una versione base, del tutto gratuita ma con dei limiti abbastanza bassi di deposito e prelievo, ideale specialmente per i ragazzi e i più giovani. Successivamente, possiamo trovare altre versioni con limiti progressivamente più ampi così come i prezzi mensili di gestione che aumentano. Queste sono l’ideale per chi vuole usare la carta conto come lo strumento finanziario principale, per inviare e soprattutto ricevere pagamenti periodici, come appunto l’accredito mensile dello stipendio.

I vantaggi delle carte prepagate con Iban

Abbiamo dunque visto in linea di massima in cosa consiste la carta conto e come essa sia diventata uno strumento finanziario di grande diffusione, un prodotto innovativo, semplice da usare e versatile, ideale per le più variegate fasce d’età e utilizzi specifici.

Potresti dunque porti la seguente domanda: conviene dunque scegliere una prepagata con Iban o aprire un vero e proprio conto corrente?

Dal punto di vista della sicurezza, entrambi sono strumenti estremamente efficienti e che proteggono i dati sensibili ed i risparmi dei clienti.

Le carte conto hanno, però, evidenti limiti imposti di deposito e prelievo, anche se ora è possibile optare per versioni più avanzate che consentono di renderli molto meno opprimenti, il tutto a prezzi comunque contenuti.

Altri aspetti che rendono questo strumento finanziario inferiore rispetto ad un vero e proprio conto corrente sono l’assenza di rendimenti dovuti a tassi d’interesse creditore e la mancanza di richiedere prestiti, mutui e progettare grandi investimenti.

I principali vantaggi di una carta prepagata con Iban, invece, sono:

  • costi di gestione molto bassi, senza costi di emissione e attivazione, con le versioni base senza alcun costo mensile;
  • commissioni particolarmente contenute, sia per la ricarica sia per l’eventuale prelievo all’ATM;
  • è possibile sfruttarle per fare acquisti online, in negozi fisici tramite POS ed anche in modalità contactless;
  • grazie alla presenza dell’Iban permettono di ricevere bonifici e quindi anche l’accredito mensile di stipendi veri e propri da parte del datore di lavoro.

I migliori wallet online e offline per criptovalute

I migliori wallet online e offline per criptovalute sono strumenti indispensabili per conservare il codice alfanumerico delle monete virtuali e al contempo collegare il proprio portafoglio alla blockchain. Oggi sono presenti diverse tipologie con caratteristiche molto differenti, rendendo la scelta di questi strumenti non sempre facile. In questa prospettiva ti può essere utile comprendere quali sono migliori di cui potrai disporre.

Cos’è un wallet online e offline

I wallet possono essere divisi in due versioni: quello online e offline. Nel primo caso, chiamati anche portafogli caldi, sono interfacce posizionate direttamente nel web, prevedendo una connessione diretta con la rete blockchain. Se da un lato avrai il vantaggio di operazioni sulle criptovalute rapide e veloci dall’altro dovranno essere presenti livelli di sicurezza molto elevati.
I portafogli offline ti offrono la possibilità di trasferire i codici di riferimento dei Bitcoin e delle altre criptomonete direttamente su un dispositivo separato, come il desktop del tuo computer o un hardware. La conservazione delle criptomonete avviene quindi al di fuori della rete, offrendoti una maggiore sicurezza, ma con una velocità ridotta nel trasferimento delle informazioni alla blockchain. Poi anche acquistare criptomonete con paypal come spiega il sito eticambio.it.

I migliori wallet online per criptomonete

Il broker eToro

La piattaforma di eToro ti offre un sistema di trading innovativo, con un’interfaccia molto intuitiva grazie al sistema social e al contempo la possibilità di accedere a ben 18 differenti criptovalute, comprese i Bitcoin.

In questa prospettiva avrai a disposizione un portafoglio digitale online, con i sistemi di criptografia più avanzata e un’elevata sicurezza nel conservare le tue monete virtuali. Inoltre la velocità delle transazioni è elevata grazie alla disponibilità di un book molto intuitivo in cui immettere gli ordini e un collegamento diretto con la blockchain.
Infine se scegli eToro avrai anche il vantaggio di costi ridotti, dato che non è previsto un canone mensile, per l’utilizzo del wallet digitale, ma si applicano solo uno costo sulle operazioni effettuate.

Coinbase

È uno dei primi exchange sviluppato al fine di offriti la possibilità di operare attraverso un wallet online che potesse offrirti velocità nelle transazioni e al contempo massima sicurezza. L’accesso al sito avviene previa registrazione e non dovrai fare altro che verificare la tua identità per ottenere la creazione del portafoglio virtuale.

La disponibilità di criptovalute è molto ampia, con la presenza sia di quelle più scambiate come i Bitcoin, l’Ethereum il Ripple e i Litecoin, sia con quelle di ultima generazione come Stellar e Ada. Infine rispetto ad altre tipologie di exchange, che prevedono dei costi elevati per il mantenimento del portafoglio e per le operazioni, Coinbase ha mantenuto le commissioni a un livello molto basso, senza costi per l’utilizzo dei wallet digitali.

Binance

È una piattaforma di exchange introdotta sul web nel 2017, ma anche se è di recente formazione, ha ottenuto subito un’adesione elevata da parte degli investitori che operano con le criptomonete. In particolare tra i fattori più apprezzati in Binance vi è la tecnologia dei suoi wallet.

Disporrai di un sistema online, che ti offre una velocità elevata nelle transazioni sulla blockchain senza però doverti preoccupare della sicurezza. Infatti il portafoglio di Binance è protetto attraverso una particolare tecnologia in cui i codici non vengo conservati sulla rete, ma salvati all’interno della piattaforma, limitando quindi la possibilità di essere sottratti. Inoltre si avrà anche una garanzia aggiuntiva in caso in cui si verifichi un accesso non autorizzato con la perdita di criptomonete.

Blockchain

Un portafoglio online nel quale si combinano sia la possibilità di conservare le tue monete digitali, ma anche di poter effettuare transazioni di acquisto e di vendita direttamente dal sito, senza doverlo collegare a un broker come un exchange o una piattaforma di trading.

Basterà accedere alla sezione dei mercati, per visualizzare le differenti monete virtuali presenti. Inoltre si disporrà di grafici e di statistiche molto utili per scegliere dove investire.

GreenBits

Un portafoglio online molto innovativo, dato che si compone di una pratica app che potrà essere installata su tutti i dispositivi Android. Tra i vantaggi che puoi ottenere scegliendo questa wallet vi è quello di essere completamente in italiano e sviluppato in pieno rispetto dei requisiti di sicurezza indicati dalla Banca d’Italia. Per accedere avrai la necessità di inserire oltre al nome utente e password anche un codice dispositivo che ti verrà inviato.

I migliori wallet per criptovalute offline

Spectrocoin

È una piattaforma exchange che ti offre la possibilità di disporre di tutte le monete digitali dai Bitcoin a quelle di ultima generazione, previa creazione di un account. Non è prevista un canone mensile o una quota di iscrizione.

Avrai il vantaggio di disporre di un portafoglio interno all’exchange, ma con la particolarità di essere offline. Infatti nel momento in cui vengono trasferiti i codici delle tue criptomonete, queste non verranno salvate online, ma direttamente sul tuo dispositivo digitale. In questo modo potrai in ogni momento controllare il tuo portafoglio, anche senza necessità di collegarti alla rete. Al contempo non dovrai preoccuparti di rallentamenti negli scambi, grazie all’attenzione da parte di Spectrocoin di mantenere alte le prestazioni anche con un wallet freddo.

Trezor

La sicurezza è tra gli aspetti che hanno spinto sempre più utenti a scegliere Trezor come portafoglio digitale per conservare le criptomonete. Infatti questa tipologia di wallet si costituisce come un hardware che potrà essere collegato a qualunque dispositivo e prevede una doppia funzione: online ed offline.

Avrai quindi la possibilità di collegarlo a qualunque piattaforma e quindi utilizzare nella rete il codice alfanumerico delle criptomonete, ma dall’altro lato potrai anche impiegarlo in maniera indipendente come sistema a freddo e quindi, collegandolo al tuo computer, controllare offline il tuo portafoglio digitale.In questo modo avrai l’opportunità di mantenere le tue valute virtuali perfettamente al sicuro.

Electrum

Per chiudere la classifica dei migliori wallet offline, puoi valutare l’ipotesi di utilizzare Electrum, un portafoglio che ti permette di conservare le criptomonete su un dispositivo. Ciò è possibile dato al fatto che Electrum è costituito da un software, da istallare sul tuo computer.

Grazie a questa caratteristica avrai un’adeguata sicurezza ed elevata velocità di trasmissione, ma dovrai fare attenzione che non succeda nulla al tuo pc.

Come funzionano i fondi di investimento

I fondi di investimento o fondi sono ottimi strumenti per quei risparmiatori che vogliono aumentare i propri capitali. Lo scopo è quello del mercato d’investimento: capitalizzare il denaro depositato attraverso un asset, che coinvolge il risparmiatore o fondista e la società di gestione. E fra questi due c’è poi la banca depositaria che protegge i titoli, autorizza l’uso delle liquidità e controlla la correttezza delle operazioni, secondo le norme della Banca d’Italia e dei regolamenti previsti.

Quali fondi esistono?

Fondamentalmente ci sono tre tipi di fondi, che il cittadino può scegliere:

  • azionari: azioni oppure obbligazioni convertibili. Per questi vale la regola che più l’operazione è insicura, più può portare successo. Rispetto ai titoli semplici hanno, tuttavia, maggior bilanciamento del rischio. Infatti le componenti in gioco sono varie, fra cui obbligazioni ordinarie, titoli di Stato e liquidità tangibile.
  • obbligazionari: obbligazioni ordinarie e titoli di Stato quali i BTP. Qui ovviamente i rischi sono pochi e ridotti sono anche i guadagni.
  • bilanciati: sono fondi intermedi e si collocano a metà fra quelli azionari e obbligazionari.

Quali costi deve sostenere il risparmiatore?

Certamente i fondi sono una garanzia di incremento del proprio risparmio. Ma quali costi deve aver presente chi vuol diventare fondista?

  • la commissione di sottoscrizione: o primo versamento, che spesso è inversamente proporzionale all’ammontare del fondo. Costano di più i fondi azionari rispetto a quelli bilanciati.  I casi in cui non si paga la commissione è solo quella dei fondi no load.
  • la commissione di gestione: il costo che si paga una volta all’anno o al semestre oppure al trimestre.
  • l’extracommissione di performance: se il fondo rende bene, può esserci questo costo in più.

Per i fondisti che seguono pedissequamente l’andamento dei propri investimenti, la stessa Borsa Italiana pubblica i prezzi e le quote dei vari fondi. Da questi dati spesso si può evincere il rendimento del proprio fondo.

I maggiori fondisti nella società di oggi

Le statistiche riportate dagli analisti ci dicono che la classe imprenditoriale è quella più presente con quote che superano il 40%.

Il ceto medio, costituito da pensionati, commercianti, liberi professionisti, quadri e impiegati, preferisce investire per il 25%.

Più basso il dato degli operai, che intraprendono un’operazione simile con una quotazione sottostimata intorno al 10%.

Il rischio di impresa nei fondi

Investire nei fondi può essere certamente redditizio, anche se le perdite possono esserci e non sempre il rapporto fra rischio atteso e conseguito è nullo. Motivo, per cui, a volte scegliere dei fondi  non è come scegliere cosa mettersi per uscire e alcuni investimenti come quelli del  fondo JPM GLOBAL INCOME “D” DIST EUR di J.P. MORGAN, codicie ISIN lu0404220724  possono essere una certezza più di altri.

Ricordatevi che fare investimenti del genere senza un esperto è un potenziale pericolo. Un mercato come questo non si può apprendere consultando dei semplici siti web e solo un broker o uomini di fiducia possono esservi utili.

Infine mettete sempre in conto che il rischio d’impresa è una regola base, da cui non si può prescindere.

Hype, la carta prepagata dinamica e gratuita

La rivoluzione delle banche e dei conti correnti online è già una realtà ben definita.

Sono moltissime le proposte rivolte soprattutto ad un pubblico giovane e dinamico che sa già usare tutti gli strumenti online presenti sul mercato italiano relativamente all’apertura ed all’utilizzo di un conto corrente online.

In testa a questo cambiamento c’è Hype, la carta ricaricabile di Banca Sella che già dalla sua uscita sul mercato ha fatto parlare di sé.

Comoda, veloce e gestibile direttamente dal proprio smartphone la carta Hype rappresenta uno strumento dinamico per educare i giovani alla gestione del proprio denaro senza dover seguire il percorso burocratico dell’apertura di un conto presso una filiale fisica.

Hype: quanto costa?

La carta Hype presenta attualmente due piani ben definiti: standard e plus.

Il piano standard comprende:

  • La carta ricaricabile con IBAN
  • Transazioni senza alcun costo ed eseguibili in tutto il mondo
  • Una funzione relativa alla creazione di un piano di risparmio
  • Funzione relativa al controllo ed all’organizzazione delle spese
  • Prelievi gratuiti in tutto il mondo
  • Percentuale di Cashback su ogni acquisto effettuato con la carta
  • Inviare e ricevere bonifici gratuitamente

Il piano plus, oltre a comprendere tutto ciò che è presente nel piano precedente aggiunge:

  • Ricarica fino a 50.000€ l’anno
  • Accredito automatico dello stipendio
  • Addebito automatico delle spese periodiche
  • Hype web per usare la carta anche su PC

Quindi come è possibile notare, i servizi offerti da Hype sono più che interessanti e certamente rispondono a delle domande specifiche di un pubblico di utenti che vogliono utilizzare degli strumenti più dinamici e conformi al loro stile di vita.

Ma quali sono i costi di Hype?

Il piano standard non presenta alcun costo di attivazione e di canone annuo, mentre il piano plus presenta esclusivamente un canone annuo di 12€.

A questo però vanno aggiunti i costi di ricarica della carta che sul piano standard sono di 2,5€ mentre sul plus di 2€.

Se volessi approfondire questa sezione, ti invitiamo a leggere la recensione completa di hype plus.

Hype: quale piano scegliere e perché?

A questo punto la domanda sorge spontanea: quale piano dovrei scegliere e sulla base di cosa?

Questa è certamente una risposta che questo articolo non può darti ma sicuramente potrai trovare delle informazioni interessanti continuando a leggerlo.

Il primo punto che comporta la scelta tra un piano e l’altro è sicuramente legata allo stile di vita che ogni utente possiede.

Infatti, pur presentando alcune limitazioni all’interno dei due piani che avrai modo di leggere con più attenzione dando uno sguardo alla recensione completa di Hype plus, questa carta si dimostra certamente utile per coloro i quali vogliano utilizzare una carta prepagata con IBAN in viaggio senza dover portare delle carte di credito o di debito direttamente connesse al proprio IBAN principale.

Questo comporta soprattutto una maggiore sicurezza del proprio capitale ed un rischio davvero minimo.

Inoltre Hype presenta una ottima App per smartphone dalla quale poter controllare in modo istantaneo tutte le caratteristiche principali, compreso il blocco totale qualora la carta venisse smarrita.

Conclusioni

A chiusura di questo articolo consigliamo di analizzare la recensione completa di Hype perché al suo interno ci saranno delle risposte più precise e complete che ti permetteranno di decidere con consapevolezza e di scegliere in modo più sereno quale piano utilizzare.

Consigli per scegliere il conto corrente online

Migliaia di risparmiatori italiani ogni mese si chiedono qual è il miglior conto corrente online a cui affidarsi. Rispondere al quesito in maniera semplicistica sarebbe controproducente, considerato l’argomento sensibile che si sta affrontando. Di seguito illustreremo alcuni preziosi consigli per scegliere un conto corrente online adatto alle nostre esigenze, spiegando quali sono i parametri da valutare con attenzione prima di compiere una scelta definitiva così importante.

Conto corrente online a zero spese

Prima di tutto si consiglia di scegliere un conto corrente online a zero spese, che non preveda dunque il pagamento di un canone fisso mensile o annuale, né altri costi collegati alle operazioni più comuni dell’home banking, come ad esempio le ricariche del telefono cellulare, l’invio o la ricezione di bonifici dall’Italia e dall’estero, il saldo dei bolletini postali, ecc. Suggeriamo, inoltre, di valutare soltanto un conto corrente online gratis che non richieda il pagamento dell’imposta di bollo qualora il conto superi una cifra superiore al limite minimo previsto dalla banca (ad esempio 5.000 euro). In genere, sul sito ufficiale delle banche, nella sezione creata appositamente per la descrizione del conto corrente online, è possibile risalire al contratto completo, dove sono descritte le eventuali spese collegate all’apertura e al mantenimento del conto. Si consiglia di leggerlo più di una volta, così da accertarsi della presenza o meno di clausole che segnalano una possibile spesa aggiuntiva al raggiungimento di una determinata soglia.

Conto corrente online con carta di credito

Diverse banche oggi offrono un conto corrente online con carta di credito, una soluzione indispensabile per chi viaggia spesso per piacere o lavoro e ha la necessità di prenotare l’hotel o l’auto a noleggio con una carta di credito. Tale forma di pagamento sta prendendo ormai il sopravvento in numerose situazioni, tra cui l’acquisto di un prodotto su un sito di e-commerce o la sottoscrizione di un abbonamento per l’acquisto a rate di un telefono di ultima generazione. Di solito, l’apertura di un conto corrente online consente al cliente di ottenere la carta di credito con più facilità rispetto a chi ha un conto tradizionale presso un istituto bancario presente fisicamente con una o più filiali nel territorio. Rinnoviamo, quindi, l’invito a scegliere un conto corrente online con cui sia possibile richiedere una carta di credito tramite l’app ufficiale della banca online o tramite l’area personale a cui accedere dal computer effettuando il login con le proprie credenziali (username e password, ndr).

Confronto miglior conto corrente online

Sia le banche tradizionali che le banche “offline” danno l’opportunità di aprire un conto corrente online in qualsiasi momento, seguendo una semplice procedura presentata sul portale Internet della banca. Unicredit, Bnl, Poste, Fineco sono soltanto alcune delle banche più gettonate tra gli utenti nelle ricerche relative al miglior conto. Per farsi un’idea più precisa di quale banca offra le condizioni migliori al momento consigliamo di realizzare un confronto del miglior conto corrente online usando i comparatori più famosi della rete. Tra questi, i più famosi e affidabili sono Facile.it, SosTariffe e Segugio. Suggeriamo di affidarsi anche al sottodominio Confronta Conti del quotidiano economico Il Sole 24 Ore, oltre che al portale Altroconsumo, il quale aggiorna costantemente la classifica dei migliori conti correnti online di mese in mese, offrendo così agli utenti uno dei strumenti più validi per orientarsi nella scelta di un conto anziché di un altro.

Conto corrente online con filiale fisica

Non sempre la scelta di una banca online si rivela una decisione corretta, dal momento che si può avere la necessità di un confronto diretto con un impiegato bancario per risolvere un problema. Per questo motivo, consigliamo di scegliere un conto corrente online offerto da una banca presente nel proprio comune di residenza o comunque nelle immediate vicinanze con una filiale.

Conclusioni

La guida su come scegliere il conto corrente online termina qui. Ci auguriamo che i nostri consigli possano esservi utili nel prendere una decisione corretta.

Investire in zaffiri gialli

Gli zaffiri sono tra le pietre preziose più ricercate al mondo, ed il loro valore è riconosciuto da ormai oltre due millenni. Nel corso di questo tempo non hanno mai smesso di rappresentare un’occasione di investimento, dal momento in cui la loro domanda è sempre stata forte ed è sempre arrivata da parte del mondo del lusso; persino in tempi antichi, queste pietre adornavano le corone ed i gioielli delle persone più potenti del mondo. Oggi vogliamo parlarne in qualità di beni da investimento, concentrandoci soprattutto sugli zaffiri gialli.

Nel corso del tempo, infatti, gli zaffiri hanno sempre mantenuto il loro status; le diverse tipologie di zaffiro, però, sono più o meno apprezzate a seconda dell’epoca che consideriamo. Oggi come oggi, il grande valore -monetario e simbolico- degli zaffiri blu sta rapidamente venendo raggiunto dalla versione gialla di questa pietra preziosa.

La popolarità degli zaffiri gialli

Gli zaffiri sono tra le poche pietre preziose a presentarsi in diversi colori: ci sono quelli blu, gialli, verdi, trasparenti, arancioni e persino neri. Il valore varia incredibilmente a seconda del colore considerato: quelli neri non valgono quasi niente, quelli bianchi sono più rari di quelli blu eppure hanno un valore minimo. Gli zaffiri gialli, invece, stanno vivendo un grande periodo per via della forte domanda proveniente dal settore della gioielleria.

Il loro colore lucente e solare attrae, questo è fuori discussione. Il fascino e lo stile di uno zaffiro, che simboleggiano regalità e nobiltà, sono già oggettivamente belli in sé; se aggiungiamo un colore ambrato intenso, ma comunque in grado di riflettere la luce per illuminare il viso quando inserito in una collana, allora il quadro è completo. Man mano che passa il tempo, queste pietre vengono sempre più richieste prima di tutto per il loro aspetto.

La seconda motivazione è che gli zaffiri hanno un valore di 9 sulla scala di Mohs, la scala che determina quanto difficile sia scalfire un materiale. Questo significa che anche l’utilizzo prolungato rende virtualmente impossibile rovinare la pietra, preservandone il valore e la bellezza.

Da ultimo, gli zaffiri gialli rimangono ancora molto meno costosi di quelli blu. Questo significa che chi li lavora può essere molto più generoso nel taglio, pensando soltanto alla bellezza del prodotto finito e non dovendo avere troppo riguardo per la preservazione del peso. Questo è importante, perché molto spesso con le pietre preziose avviene l’esatto contrario ed i tagli diventano schiavi della conservazione della massa. In gioielleria il fatto di poter lavorare a piacimento sul taglio genera prodotti più apprezzabili dal punto di vista estetico, e questo contribuisce alla domanda del cliente finale.

Un’occasione per gli investitori

Normalmente il mercato delle pietre preziose viene mosso soprattutto da collezionisti ed investitori, mentre le gioiellerie lavorano fondamentalmente in accordo con i trend evidenziati dai movimenti di queste prime due categorie di player di settore. Nel caso degli zaffiri gialli, invece, sta avvenendo l’esatto contrario: il cliente finale che compra i gioielli è attratto da queste pietre, per la loro bellezza ed il prezzo accessibile, ed è questo fenomeno a generare una domanda consistente e genuina.

A questo punto gli investitori possono semplicemente seguire il mercato, unendosi alla crescente domanda di zaffiri gialli per cogliere un’opportunità d’investimento sulle pietre preziose. Ovviamente bisogna essere in grado di giudicarne il valore e di non improvvisarsi esperti di gemme, perché a differenza degli asset finanziari tradizionali occorre valutare diverse caratteristiche: il peso, il taglio, le impurità, il colore, la lucentezza e così via. Trovando la pietra giusta al prezzo giusto, però, ci si può assicurare un bel colpo che negli anni sarà sicuramente destinato ad aumentare di prezzo.

Se sei interessato ad un’altra forma di investimento duraturo e sicuro nel tempo ti consigliamo di leggere la guida agli investimenti in buoni postali.

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Le principali tasse che un’azienda deve affrontare

Se stai valutando l’idea di aprire un’azienda commerciale, devi sapere grosso modo quali saranno le tasse a cui andrai incontro.

In questo breve articolo sulle tasse per le srl italiane, cercheremo di offrire una panoramica generale sulle varie tasse e su come calcolarle.

Il fisco in Italia si sa non è amico delle aziende e bisogna conoscerlo bene per calcolare la redditività della propria attività.

La tassazione della società in Italia infatti cambia leggermente a seconda che si consideri una Srl ordinaria, una Srls (Srl semplificata) e le società di persone.

E’ necessario inoltre tenere in considerazione le tasse dirette verso la società e quelle sul reddito riferito ai soci della stessa.

Le due tasse applicate sul reddito prodotto dalle aziende sono l’IRES e l’IRAP, mentre sugli utili divisi tra i soci si applica l’IRPEF.

L’IRES sta per Imposta sul Reddito della Società ed è un’imposta proporzionale con aliquota nel 2019 del 24%.

Per calcolare la quota IRES dovuta all’erario occore determinare l’imponibile data dal reddito d’impresa che viene determinato dall’utile o dalla perdita dell’impresa.

L’IRAP sta per Imposta regionale sulle attività produttive) ed é pari al 3,9%, questo è comunque il valore medio italiano perché essendo gestita dalle regioni le percentuali variano.

Tale aliquota aumenta o diminuisce in base al settore di attività dell’azienda.

La base imponibile su cui calcolare l’Irap é il “valore della produzione netta” basata sul rapporto tra i costi e i ricavi dell’impresa.

Queste sono le tasse sulle società, i soci che compongono la stessa dovranno invece pagare le tasse sul reddito percepito dalla società.

L’IRPEF sta per Imposta sul reddito delle persone fisiche ed é calcolata proporzionalmente al reddito della persona fisica.sul reddito del socio di srl unipersonale (anche se ha optato per il regime di trasparenza).

L’IRPEF é calcolata in base al reddito con le seguenti aliquote:

  • 0 – 15.000 Euro: 23%
  • 15.001 – 28.000 27%
  • 28.001 – 55.000 38%
  • 55.001 – 75.000 41%
  • oltre 75.000 43%

Come se non bastasse, bisogna aggiungere l’addizionale regionale IRPEF che é un importo che si calcola sulla base imponibile IRPEF; l’aliquota é fissata da ogni Regione e non può superare l’1,4%.

A queste tasse, si dovranno aggiungere i contributi fissi INPS che ammontano a circa 3500 euro all’anno a persona.

Le tasse in Italia sono molto elevate rispetto ai servizi che riceviamo indietro, ma purtroppo se si decide di rimanere in questo paese ci si deve adattare alla situazione.

Una possibilità per l’imprenditore di pagare meno tasse è quella di optare per uno speciale regime fiscale detto di trasparenza.

Tale regime risulta conveniente in particolare modo per le piccole e medie srl poiché prevede l’esonero dall’IRES e quindi che il dividendo sia tassato solo in capo ai soci.

Un’altra strategia per chi decide di investire rimane quello di aprire una Snc con il vantaggio di non dover pagare l’IRES.

Per la parte restante, la Snc paga lo stesso ammontare di una normale Srl.

Lo svantaggio principale di una Snc è che non c’è differenza tra gli obblighi presi dalla società e dalla persona, se la società ha debiti anche il socio li ha, situazione che invece non accade nelle Srl dove i debiti della società non vengono automaticamente addebitati ai soci.

Se la Srl decide di optare per il regime di trasparenza, l’IRES non si paga e quindi i vantaggi fiscali sono gli stessi delle società per persone.

Specialmente per una società di diversi individui, è molto importante dividere le responsabilità tra patrimonio societario e personale perché non sono pochi i casi di persone rovinate dai soci per le scelte sconsiderate di quest’ultimi.

Il vecchio detto una società per funzionare deve avere un numero di soci dispari inferiore a 2 un pizzico di verità la nasconde.

Certamente le grandi imprese con obiettivi ambiziosi necessita di più soci, ma forse è meglio pagare qualcosina in più di tasse, ma salvaguardare il patrimonio personale.

Come investire in Borsa, le nozioni base da sapere per iniziare

Quando si deve investire in borsa occorre sottolineare il fatto che bisogna conoscere alcune nozioni basilari che devono essere conosciute per poter svolgere correttamente tutte le diverse operazioni che riguardano questo particolare ambito.

In cosa consiste la Borsa

La Borsa dei valori è un mercato nel quale è possibile acquistare e vendere, ovvero svolgere operazioni di negoziazione, sfruttando i diversi valori che caratterizzano la stessa.
Questo significa semplicemente che potrai trovare azioni e obbligazioni sulle quali investire il tuo patrimonio per ottenere un interesse.

Al giorno d’oggi fare trading in Borsa con i consigli di investiresicuro.com non comporta necessariamente recarsi a Milano e svolgere di persona questo genere di operazione, al contrario si ha l’opportunità di portare al termine le differenti transazioni adoperando la rete. Pertanto devi sapere che il mercato, non intenso come luogo fisico, è lo strumento mediante il quale è possibile svolgere, con precisione, tutte queste operazioni finanziarie.

Azioni e obbligazioni

Altro concetto che devi necessariamente conoscere riguarda la distinzione tra obbligazioni e azioni.
Per quanto concerne le azioni, queste vengono emesse da parte delle grandi imprese e rappresenta una parte del capitale dell’impresa.

Occorre mettere in risalto come l’investitore guadagna nel momento in cui le azioni dell’impresa aumentano di valore e questo accade nel momento in cui il capitale tende a essere incrementato grazie a delle strategie che hanno portato l’azienda stessa a conseguire un risultato positivo.
Anche coi dividendi è possibile riuscire a ottenere un profitto e questo accade quando l’impresa decide di distribuirli.

In questo caso si ottiene un guadagno a seconda del nuovo valore nominale di ogni azione: in base alla quantità e all’incremento sarà possibile ottenere un profitto. Le obbligazioni vengono emesse nel momento in cui l’impresa necessita di capitali esterni. Questo strumento è abbastanza rischioso visto che non spesso le imprese riescono a restituire il capitale e interessi maturati dalle obbligazioni.

Grazie a questi due strumenti è quindi possibile investire nella borsa e cercare di ottenere un profitto che deriva da un’operazione che viene svolta nella Borsa dei valori.

Altri tipi di concetti da conoscere

Occorre anche capire quali sono i vari tipi di concetti che contraddistinguono questo mondo.
In primo luogo occorre sottolineare come vi sia il concetto di rialzo e ribasso, che rappresentano i movimenti degli indici azionari, ovvero delle azioni delle diverse imprese italiane.
Il rischio dell’investimento riguarda invece la quantità di elementi che ha un tipo di incidenza sulle variazioni che riguardano appunto quell’indice.

Infine col termine comprare si intende investire in quel genere di azione oppure obbligazione.
Queste sono le nozioni base alle quali bisogna aggiungerne altre che sono maggiormente tecniche e che devono essere conosciute affinché si possano svolgere degli investimenti con esito perfetto.

Di conseguenza sarà necessario cercare di conoscere questi primi concetti in modo tale che sia possibile riuscire a conseguire un risultato finale in grado di soddisfare tutte le proprie aspettative senza alcun inghippo.

Sikura Life

L’azienda

Sikura Life è una società con sede legale nel Liechtenstein ed offre soluzioni mirate a soddisfare le necessità del cliente nel settore delle assicurazioni sulla vita.

Sikura Life offre polizze a vita unit linked con differenti profili di rischio, basati sulle aspettative di guadagno del cliente nel medio-lungo periodo. Di fatto il rendimento delle polizze unit linked varia in base all’andamento del fondo su cui si investe. Offrono interessanti vantaggi ed una flessibilità elevata rispetto ai fondi di investimento tradizionali, permettendo di evitare le aliquote di successione (IRPEF) e di prorogare l’investimento nel caso in cui la rendita sia sfavorevole alla scadenza del contratto, ma offrono anche il vantaggio di poter essere trasferiti ad altri fondi con lo stesso profilo di rischio.

Il cliente potrà in questo modo modificare il contratto per andare incontro alle eventuali variazioni di esigenze.

Nella gestione ordinaria, la compagnia conta sull’appoggio di un consiglio di amministrazione composto da esperti specialisti del settore assicurativo e finanziario.

Consiglio di Amministrazione

Sikura Life è gestita da esperti di finanza, con pluriennale esperienza nel settore assicurativo:

  1. Il Presidente del consiglio di Amministrazione è Benjamin J. Fischer, imprenditore svizzero operativo nel settore delle assicurazioni sulla vita dal 2006. Dal 2016 ricopre il ruolo di Presidente di Sikura Life.
  2. Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione è l’economista svizzero Cédric B. Borer, di fatto responsabile delle operazioni quotidiane. Lavora nel settore finanziario dal 2007 ed attualmente ricopre l’incarico di Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e di membro della Direzione di Sikura Life.
  3. Il Dottor Berthold Ströter è un matematico tedesco che opera come specialista nella matematica delle assicurazioni sulla vita e sanitarie, membro del Consiglio di Amministrazione, è anche insegnante in un corso universitario di matematica attuariale.

Direzione Sikura Life

La direzione di Sikura Life è in mano ad esperti e competenti professionisti del settore assicurativo.

  1. Andreas Muschik è il presidente della Direzione di Sikura Life. Con oltre 30 anni di esperienza lavorativa presso compagnie di assicurazioni, è laureato in matematica e fisica all’università di Padova e Würzburg.
  2. Wolfgang Daniel è laureato in management all’università di Vienna ed attualmente si occupa dell’organizzazione aziendale e della creazione di nuovi sistemi di controllo e finanziari.

Linea di marketing di Sikura Life

Le linee guida che i dirigenti di Sikura Life seguono in ogni ambito della progettazione di soluzioni mirate si possono riassumere in sei concetti:

  1. Proposte personalizzate in base al target specifico, dopo un’attenta analisi delle esigenze del gruppo di riferimento cui la proposta è mirata.
  2. Trasparenza nel fornire da subito tutte le informazioni che il cliente deve necessariamente conoscere per decidere con cognizione di cause se stipulare un contratto con l’azienda.
  3. Elasticità e flessibilità nella gestione dei contratti con il cliente, modificabili anche dopo la stipulazione per andare incontro alle mutate esigenze che il cliente dovrà affrontare in futuro.
  4. Proporzionalità tra rischio di mortalità del cliente e corrispondente prezzo del premio assicurativo. Inoltre non vi sono obblighi di versamento anticipato per gli anni a venire.
  5. Riduzione dei costi, grazie ad un’efficiente management aziendale mirato ad abbattere le spese superflue.

Questo tenendo presente che i due obiettivi di Sikura Life sono offrire profitti al cliente e garantire sicurezza.

Investimenti e innovazione

In un’ottica di personalizzazione degli investimenti, la Sikura Life offre la possibilità di investire in sondi destinati a settori innovativi, come le energie alternative e ad alto rischio, per esempio immobili di lusso. Questa tendenza verso il progresso si basa sulle analisi di mercato dei membri della direzione ed è possibile trarre buoni profitti da questi investimenti, pur tenendo conto che il livello di rischio è elevato.

Sicurezza

La Sikura Life è stata aperta nel Liechtenstein perché è un paese con una normativa consolidata nell’ambito delle assicurazioni sulla vita e degli investimenti.

La normativa vigente è restrittiva in materia di sicurezza finanziaria, obbligando le società di investimenti a prendere precauzioni efficaci riguardo la solvibilità dei crediti.

I beni patrimoniali del cliente assicurato per legge sono gestiti separatamente rispetto agli investimenti degli azionisti, per tutelare il cliente che stipula una polizza assicurativa contro eventuali instabilità economiche che possono arrecare gravi perdite nel mercato azionario.

Stabilità e solvibilità

L’Unione Europea ha emanato la direttiva europea 2009/138/CE, Solvency II.

La normativa impone alle società di assicurazioni di rispettare i medesimi requisiti di sicurezza e solidità imposti alle banche con la normativa Basilea II, basandosi su parametri oggettivi.

Sikura Life adempie ai tre parametri principali della normativa:

  1. Assolve ai requisiti minimi finanziari necessari alla copertura dei rischi.
  2. Adempie all’obbligo di provvedere ad istituire un sistema interno e integrato di gestione del rischio.
  3. Rispetta i requisiti di trasparenza verso il cliente, le autorità vigilanti e verso i mercati.

Sistema di Risk Management

Sikura Life ha adottato un sistema interno di ricerca e gestione rischi, come imposto dalla normativa, affidandosi ad esperti collaboratori e matematici, come Berthold Ströter.

Il sistema di revisione interno deve provvedere ad evidenziare i principali rischi futuri e calcolare accuratamente se gli investimenti possano essere proficui, in un’ottica di equilibrio tra investimenti ad alto rischio ed investimenti più sicuri, così da coprire sempre la solvibilità qualora le previsioni fossero erronee.

Situazione finanziaria del Liechtenstein

La direzione di Sikura Life è composta principalmente da cittadini svizzeri e tedeschi che hanno valutato fosse migliore aprire la società in Liechtenstein, grazie alla sua ottima stabilità finanziaria.

L’ordinamento politico, continuo ormai da decenni, ha contribuito a rendere il Principato un centro di sicurezza finanziario, stabilità necessaria per la pianificazione di investimenti a lungo termine delicati come le polizze sulla vita.

Inoltre, la legge del Liechtenstein impone a Sikura Life di adottare a scopo preventivo una politica di riassicurazione dei fondi a garanzia del cliente, verso compagnie di assicurazioni internazionali e solide. In tal modo Sikura Life può garantire un margine di sicurezza della solvibilità più alto della media e sfruttare investimenti con un profilo di rischio maggiore, senza rischiare di compromettere l’investimento del cliente.